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14 giugno 2012

BLOW - Film Completo-ITA







Cresciuto in una famiglia in cui il lavoro del padre non riusciva a garantire lo stile di vita desiderato dalla madre, George Jung si trasferisce dal Massachusetts in California, dove inizia a spacciare.





04 giugno 2012

MTV Movie Awards, Black Keys ft Johnny Depp e Fun. tra i performer





Si sono svolti ieri sera presso il Gibson Amphitheatre di Los Angeles, gli MTV Movie Awards i premi annuali che l’emittente musicale dedica al mondo del cinema, sancendo quest’anno l’affermazione di Twilight: Breaking Dawn – Part 1 che ha vinto il premio come miglior film, Harry Potter and the Deathly Hallows – Part 2 che ha vinto il premio per il miglior cast e Hunger Games che ha ottenuto 4 premi (migliore attore, migliore attrice, migliore trasformazione on-screen, migliore scena di lotta). Tra i premiati anche Johnny Depp a cui è andato l’MTV Generation Award, consegnatogli da Joe Perry e Stephen Tyler degli Aerosmith: l’attore, del quale ben si conosce la passione per la musica che l’ha più volte portato a salire sul palco al fianco ad esempio di Billy Gibbons degli ZZ Top e Keith Richards dei Rolling Stones, si è esibito ieri sera accanto ai Black Keys. La cerimonia di consegna degli MTV Movie Awards, affidata quest’anno alla conduzione di Russel Brand ex marito di Katy Perry, è infatti tradizionalmente impreziosita dalle performance di molti artisti di primo piano della scena internazionale.


Movie Of The Year – “The Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 1″

Best Hero – Harry Potter, “Harry Potter And The Deathly Hallows – Part 2″
Best Kiss – Robert Pattinson E Kristen Stewart, “The Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 1″
Best Female Performance – Jennifer Lawrence,”The Hunger Games”
Best Male Performance – Josh Hutcherson, “The Hunger Games”
Best Comedic Performance – Melissa Mccarthy, “Bridesmaids”
Best Music – Lmfao “Party Rock Anthem”(21 Jump Street)
Best On-Screen Transformation – Elizabeth Banks,”The Hunger Games”
Best Gut-Wrenching Performance – “Bridesmaids”: Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Melissa Mccarthy, Wendi Mclendon-Covey & Ellie Kemper
Best Cast -”Harry Potter And The Deathly Hallows, Part 2″
Best On-Screen Dirtbag – Jennifer Aniston,”Horrible Bosses”
Breakthrough Performance – Shailene Woodley,”The Descendants”
Mtv Trailblazer Award – Emma Stone
Mtv Generation Award – Johnny Depp


06 aprile 2012

Hackers - DocuFilm in Italiano Online



Documentario sul movimento hacker mondiale.
Un hacker (termine coniato negli Stati Uniti che si può rendere in italiano con maneggino o smanettone) è una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse (che di solito comprendono l'informatica o l'ingegneria elettronica), ma in tutti gli aspetti della sua vita.
Esiste un luogo comune, usato soprattutto dai mass media (a partire dagli anni ottanta), per cui il termine hacker viene associato ai criminali informatici, la cui definizione corretta è, invece, "cracker".
Il New Hacker Dictionary, compendio online dove sono raccolti i termini gergali dei programmatori, elenca ufficialmente nove diverse connotazioni per la parola "hack" e un numero analogo per "hacker". Eppure la stessa pubblicazione include un saggio d'accompagnamento in cui si cita Phil Agre, un hacker del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che mette in guardia i lettori a non farsi fuorviare dall'apparente flessibilità del termine. "Hack ha solo un significato" - sostiene Agre - "Quello estremamente sottile e profondo di qualcosa che rifiuta ulteriori spiegazioni."
A prescindere dall'ampiezza della definizione, la maggioranza degli odierni hacker ne fa risalire l'etimologia al MIT, dove il termine fece la sua comparsa nel gergo studentesco all'inizio degli anni cinquanta. Secondo una pubblicazione diffusa nel 1990 dal MIT Museum a documentare il fenomeno dell'hacking, per quanti frequentavano l'istituto in quegli anni il termine "hack" veniva usato con un significato analogo a quello dell'odierno "goof" (scemenza, goliardata). Stendere una vecchia carcassa fuori dalla finestra del dormitorio veniva considerato un "hack", ma altre azioni più pesanti o dolose - ad esempio, tirare delle uova contro le finestre del dormitorio rivale, oppure deturpare una statua nel campus - superavano quei limiti. Era implicito nella definizione di "hack" lo spirito di un divertimento creativo e innocuo.
È a tale spirito che s'ispirava il gerundio del termine: "hacking".
Volendo specificare tutti i vari ambiti in cui viene usato il termine "hacker", si possono evidenziare questi significati:
1. Qualcuno che conosce un modello di interfaccia di programmazione abbastanza bene da essere in grado di scrivere un software nuovo e utile senza troppa fatica, in una giornata o comunque rapidamente.
2. Qualcuno che riesce ad inserirsi in un sistema o in una rete per aiutare i proprietari a prendere coscienza di un problema di sicurezza. Anche detti "white hat hacker" o "sneaker". Molte di queste persone sono impiegate in aziende di sicurezza informatica e lavorano nella completa legalità. Gli altri vengono definiti "black hat hacker" sebbene spesso il termine venga connotato anche in maniera più negativa del semplice "aiutare i proprietari" e collegato al vero e proprio vandalismo.
3. Qualcuno che, attraverso l'esperienza o per tentativi successivi, modifica un software esistente in modo tale da rendere disponibile una nuova funzione. Più che una competizione, lo scambio tra diversi programmatori di modifiche sui relativi software è visto come un'occasione di collaborazione.
4. Un "Reality Hacker" o "Urban Spelunker" (origine: MIT) è qualcuno che si addentra nei meandri più nascosti di una città, spesso mettendo a segno "scherzi" elaborati per il divertimento della comunità.
Un Hacker in senso stretto è colui che associa ad una profonda conoscenza dei sistemi una intangibilità dell'essere, esso è invisibile a tutti eccetto che a sé stesso. Non sono certamente Hacker in senso stretto tutti coloro che affermano di esserlo, in un certo senso gli Hacker in senso stretto non esistono, perché se qualcuno sapesse della loro esistenza per definizione non esisterebbero.
"Script kiddie" è un termine che indica un utente con poca o nessuna cultura informatica che segue semplicemente delle istruzioni o un "cook-book" senza capire il significato di ciò che sta facendo. Spesso viene utilizzato per indicare chi utilizza exploit creati da altri programmatori e hacker.
Un "lamer" è uno script kiddie che utilizza ad esempio trojan (NetBus, subseven) per pavoneggiarsi con gli altri e far credere di essere molto esperto, ma in realtà non sa praticamente nulla e si diverte ad arrecare danno ad altri. I Lamer sono notoriamente disprezzati dagli Hacker appunto per la loro tendenza a danneggiare gratuitamente i computer e successivamente a vantarsi di quello che hanno fatto.
Un "newbie" (niubbo) è una persona alle prime armi in questo campo.
Da Wikipedia




30 marzo 2012

RIGOR MONTIs



Orazio Carabini per "l'Espresso"
Nessuna eccezione. «Vincenzo La Via l'ho convinto io: non ci sarà bisogno di riservargli un trattamento economico diverso da quello degli altri grandi commis». Mario Monti ha risposto così a chi gli chiedeva se non sarebbe stato meglio garantirsi qualche margine di flessibilità nella norma che fissa il tetto di 295 mila euro per la retribuzione degli alti papaveri dello Stato.
Vincenzo La ViaNiente: neanche il nuovo direttore generale del Tesoro, con un curriculum di tutto rispetto tra Tesoro, Intesa Sanpaolo e Banca mondiale, sarà un privilegiato. Quello dello stipendio ridotto sarà soltanto uno dei tanti problemi che Monti dovrà affrontare quando, nelle prossime settimane, metterà mano al dossier nomine: tanti posti importanti da assegnare, tanti appetiti da sfamare, con i partiti pronti a tendergli agguati, con il presidente Giorgio Napolitano attento a evitare occasioni di conflitto, con le lobby impegnate a difendere i propri spazi di potere.
Il piatto è ricco: imprese partecipate dallo Stato, enti pubblici, vertici ministeriali, servizi segreti, il capo della Protezione civile e il comandante generale della Guardia di Finanza. Dalla Rai, vero e proprio regno della lottizzazione, all'Autorità delle comunicazioni, presidiata manu militari dai berlusconiani che devono tutelare gli interessi televisivi del Capo e le regole sulla par condicio in politica.
Dalla nascente Autorità dei trasporti che avrà competenze delicatissime (ferrovie, autostrade, aeroporti) e probabilmente avrà sede a Bologna (o forse Torino) per "segnalare" la sua distanza dalla politica, alla Finmeccanica, la società controllata dal Tesoro travolta da una stagione di veleni e di corruzione.
Nel governo chi si occupa del dossier "nomine" ammette che non si avvicinano giorni facili. Già il clima è arroventato dalla riforma del mercato del lavoro («Finché non sarà incardinata in parlamento Monti non penserà ad altro», assicura chi lavora con lui). E mettersi a scegliere, tra tante altre, le persone che nei prossimi anni decideranno le sorti del sistema televisivo non sarà uno scherzo.
Con ulteriori complicazioni da risolvere: per esempio, come accontentare le opposizioni (Lega, Idv) che sarebbero schiacciate dalla "strana" maggioranza composta dai tre partiti maggiori, Pdl, Pd e Udc. Oppure come rispettare il vincolo di assicurare una presenza femminile nei collegi delle authority.

 
Enrico BondiI più realisti, nel governo, sono convinti che la questione nomine non possa essere affrontata caso per caso. Insomma, che si debba arrivare a una soluzione complessiva concordata con i partiti che poi devono far passare la gran parte dei nomi in una votazione parlamentare. Un metodo abbastanza antico, che sa di coalizioni pentapartito anni 80, ma che sembra inevitabile.
E allora ecco che consiglio di amministrazione della Rai, au thority dei trasporti, delle comunicazioni e della privacy finirebbero in una specie di cesto unico da cui sarebbero estratti nomi in grado di soddisfare tutti i partiti. E magari anche le lobby interessate. «È una partita delicatissima - conferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta - bisogna trovare un equilibrio tra caratura tecnica, competenze manageriali e capacità di cogliere il consenso in parlamento».
GIULIO ANSELMILa madre di tutte le nomine è quella del direttore generale della Rai. Mentre il Pdl spinge per la conferma di Lorenza Lei, Monti vorrebbe un uomo fuori dagli schemi romani come Enrico Bondi. Gliene ha già parlato e il manager ex Parmalat non ha detto no. Anche se un'azienda modello circo equestre come quella di viale Mazzini per lui sarebbe una novità. Insieme a Bondi servirebbe un presidente di estrazione editoriale. Come il presidente della Fieg e dell'Ansa Giulio Anselmi, molto apprezzato anche al Quirinale.
Ma il Pdl, cioè Berlusconi, accetterebbe questo ticket? E il Pd, che pretende anche una riforma della governance dell'azienda per "partecipare" all'accordo, si accontenterebbe? Il ministro Corrado Passera al recente vertice dei segretari di maggioranza ha detto che non vale la pena di cercare grane sulla Rai.
Frenando un po' rispetto agli impegni presi dal capo del governo che probabilmente proporrà, insieme al vertice di viale Mazzini, anche il nome del nuovo presidente dell'Autorità delle comunicazioni, destinato a sostituire Corrado Calabrò.

FABIO COLASANTISarà una sorpresa perché i nomi finora circolati incapperebbero in un veto: Fabio Colasanti, ex dirigente dell'Unione europea, sarebbe bocciato dal Pdl perché considerato vicino a Romano Prodi («Berlusconi non approverebbe mai», sostiene una persona a lui vicina) mentre Vincenzo Zeno-Zencovich, uno stimato avvocato esperto delle problematiche del settore, a giudizio del Pd è troppo legato a Mediaset.

Entrambi potrebbero entrare nel collegio dell'authority (ridotto a quattro componenti rispetto agli otto attuali) insieme ad Antonio Martusciello (Pdl) e a uno dei tanti candidati del centrosinistra: dagli esperti Maurizio Decina e Stefano Quintarelli al giornalista Giovanni Valentini, dal giurista Andrea Manzella ai parlamentari Roberto Zaccaria e Giovanna Melandri.
Qualcuno potrebbe essere dirottato verso il consiglio di amministrazione della Rai (otto di cui uno scelto dal ministro dell'Economia e sette dal parlamento) o il collegio del Garante della privacy (quattro componenti che eleggono al loro interno il loro presidente). Dove il candidato naturale a sostituire Francesco Pizzetti è l'ex segretario generale dell'authority Giovanni Buttarelli, attualmente numero due dell'organismo europeo.
VINCENZO ZENO ZENCOVICHVINCENZO ZENO ZENCOVICH
Ma anche nel suo caso la "vicinanza" al centrosinistra potrebbe rappresentare un ostacolo. Per il collegio si fanno i nomi di Luigi Manconi (ex parlamentare Ds) e di Antonio Pilati (ex Antitrust). L'Autorità dei trasporti deve ancora nascere ma la partita del vertice è già apertissima. Si tratta di scegliere chi dovrà arbitrare il duro match tra le Fs di Mauro Moretti e la Ntv di Luca Montezemolo e Diego Della Valle, regolare le autostrade dei Benetton e dei Gavio, governare il sistema degli aeroporti rappresentato da un peso massimo come Fabrizio Palenzona.
Per la presidenza il favorito è Lanfranco Senn, un professore della Bocconi che sembrava destinato a fare il ministro delle Infrastrutture prima che Passera lo pretendesse per sé. Ma circolano anche i nomi del presidente delle Ferrovie Lamberto Cardia, della giurista Luisa Torchia e di Andrea Camanzi, ex Telecom e attualmente all'Autorità degli appalti.
Se Monti è riuscito a scegliere in perfetta solitudine La Via per sostituire Vittorio Grilli come direttore generale del Tesoro, il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha designato Massimo De Felice, un matematico esperto di problemi assicurativi che insegna alla Sapienza, alla presidenza dell'Inail, l'istituto per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Giovanni ButtarelliE si è attirata gli strali della Lega (il commissario straordinario in scadenza è del partito di Umberto Bossi) e della Cgil per un presunto conflitto di interessi di De Felice che è consulente di molte compagnie di assicurazione. Un settore in agitazione anche per l'imminente cambio al vertice dell'Isvap, l'authority che vigila sul mondo delle polizze. Giancarlo Giannini, dopo due mandati, in giugno lascerà l'incarico. Il ministro Passera vorrebbe approfittarne per sopprimere l'Isvap (insieme alla Covip, che vigila sui fondi pensione).
Ma nel governo e nella maggioranza sono in pochi a pensare che questo sia il momento giusto per affrontare una riforma così delicata. Dopo che, nel decreto "salva Italia", sono stati introdotti correttivi importanti: riduzione a tre dei componenti dei collegi, assegnazione all'Autorità delle Comunicazioni delle competenze sul settore postale e all'Autorità dell'Energia di quelle sull'acqua (con la contestuale soppressione di due "agenzie" poco indipendenti create dal governo Berlusconi), la costituzione dell'Autorità dei Trasporti.
Fabrizio PalenzonaFABRIZIO PALENZONA
Monti e Passera non dovranno occuparsi di Eni, Enel e Poste, i cui vertici sono stati rinnovati lo scorso anno. Come quello di Finmeccanica dove però le acque, nonostante l'uscita di Pierfrancesco Guarguaglini, sono ancora agitate. Giuseppe Orsi, amministratore delegato da un anno e anche presidente dopo l'uscita di Guarguaglini, ha fatto pulizia nel bilancio (il 2011 si è chiuso con 2,3 miliardi di perdita) e ha avviato importanti razionalizzazioni.
Nominato da Giulio Tremonti, da mesi è bersagliato da indiscrezioni su possibili indagini giudiziarie che lo riguardano. Lui si aspetta di essere affiancato da un presidente, prima o poi, ma nel governo e nei partiti non si esclude che ci possa essere anche un suo avvicendamento qualora dalle procure emergesse qualcosa che lo riguarda. Da rinnovare sono invece tutti i consigli di amministrazione del gruppo Gse, la società che gestisce gli incentivi nel settore energia, di cui fanno parte anche Gme e Acquirente Unico. Una quindicina di posti che fanno gola. Soprattutto a quel sottobosco della politica che è sempre a caccia di posti






18 marzo 2012

Il giovane montalbano - 2^ puntata in streaming





Sono già un paio di mesi che Montalbano è a Vigata. Abita ancora in albergo, all’Hotel Pirandello, ed è qui che, proprio la notte di Capodanno, viene commesso un omicidio. Il 1991 quindi comincia pieno di lavoro per il giovane commissario, che si dimentica – o ha preferito evitare – di fare gli auguri al padre, che abita a Vigata ma con cui Salvo sembra non voler avere nulla a che fare. Tanto che quando, qualche giorno dopo capodanno, il padre regala a Salvo una cassetta di bottiglie del vino prodotto nelle sue vigne, il giovane commissario lo regala ai componenti della sua squadra... 







Ingrandite il Lettore a schermo intero ed il gioco è fatto ;).

Il giovane Montalbano - 1^ puntata in Streaming




Nell’autunno del 1990, Salvo Montalbano è un giovane vicecommissario in servizio a Mascalippa, uno sperduto paese di montagna della Sicilia più segreta. Il suo superiore è Libero Sanfilippo, un commissario saggio ed esperto, che gli insegna come muoversi nelle indagini più intricate...


17 marzo 2012

L’altra faccia del diavolo (2012) - Film in Streaming


HORROR – DURATA 83′ – USA  

Nel 1989, il pronto intervento 9-1-1 risponde alla chiamata di Maria Rossi che confessava di aver brutalmente ammazzato tre persone. Venti anni dopo, sua figlia Isabella cerca di scoprire la verita’ su quanto accaduto quella notte. Si reca in Italia all’Ospedale Centrino per Maniaci Criminali dove sua madre stata rinchiusa, per capire se mentalmente instabile o posseduta dal demonio…












14 marzo 2012

Oriana Gallasso Pose Sexy ma il PD non Apprezza

FOTO SEXY POLITICA ORIANA GALASSO PD – IL PARTITO DEMOCRATICO NON HA APPREZZATO LE IMMAGGINI CONTURBANTI – SCANDALO AL PAESE DI CORNATE D'ADDA

Le fotografie sexy di Oriana Gallasso pubblicate su Facebook dalla stessa coordinatrice del Partito Democratico di Cornate D'Adda – Esplode la discussione in un paesino della Brianza.
La rappresentante della politica del Partito Democratico di Cornate D'Adda ha pubblicato le immagini senza difesa alcuna sul proprio profilo facebook, gli scatti osè hanno fatto subito parlare la cittadina della Brianza e il Web.
Cornate d'Adda, paesino all'estremo confine tra le province di Monza e Bergamo, è affermata quale coordinatrice del Pd; ora però il suo nome ha varcato i confini locali.

Non a causa delle sue battaglie politiche, ma per le fotografie sexy che la 43enne Oriana Galasso ha pubblicato sul suo profilo Facebook e che oltre a molti complimenti hanno suscitato non poche polemiche dai dirigenti del Partito Democratico.
La coordinatrice del Pd, raccontata da il settimanale locale di Vimercate, ha pubblicato i propri scatti osè sul social network senza alcuna protezione, lasciando le fotografie in libera visione a chiunque. Nel paese di Cornate D'Adda c'è voluto molto poco perché la notizia si divulgasse, oltrepassando presto anche i confini della cittadina Brianzola.

Oriana Galasso ha ovviamente incassato i complimenti di molti amanti delle pose sexi, apprezzando le foto sexy, ma non tutti hanno apprezzato l'exploit in posizioni erotiche di un esponente politico.
I commenti sono arrivati velocemente all'orecchio della coordinatrice del Pd, che ha tolto le immagini da Facebook, spiegando ai conoscenti di aver posato per quegli scatti quasi per gioco insieme a un'amica, ma senza alcun intento volgare, e dicendo di sperare che questo "contrattempo" non comprometta il suo impegno politico.


12 marzo 2012

Lezione di Economia - Schema Semplificato del Perchè la prendiamo sempre in Culo Noi !





" Perchè mai nel corso di una Crisi, quando la Domanda è debole e la Capacità Produttiva delle imprese è ampiamente inutilizzata, gli Imprenditori dovrebbero avventurarsi in nuovi progetti di Investimento, per incrementare Occupazione , Produrre Beni/Servizi Innovativi, Profitti e dunque una Crescita del Reddito a livello Aggregato? "


Ma facciamo un pò di chiarezza.




Il Sistema Paese, termine di moda dal 2008 con l'avvento della Crisi Finanziaria importata dagli States, funziona come una Partita a Carte scoperte con 3 Attori.


  1. Famiglie ( Ovvero aggregati di Consumatori che Domandano Beni e Servizi )
  2. Imprese ( Che dal lato dell' Offerta, Producono Beni e Servizi )
  3. Stato ( sul quale ruolo torneremo dopo )






Considerando solo le Prime 2 Categorie, Famiglie e Imprese, è intuitivo che gli scambi fra di loro possono essere ricondotti all'interno di 2 Mercati,( Mercato Reale e Mercato del Lavoro ) che seppur separati interagiscono tra di loro, poiché, IN UNO SCHEMA SEMPLIFICATO, sono le Imprese che Producono i Beni/Servizi che le Famiglie possono acquistare,utilizzando quel Reddito ottenuto dal Lavoro di cui le Imprese necessitano per poter avviare un Processo di Produzione.



Entrando più nello specifico possiamo vedere come Famiglie e Imprese interagiscono tra loro :

  • Famiglia  percepisce un Reddito - Y - che secondo le decisioni soggettive può essere utilizzato in Consumo o in Risparmio, dunque:

    Reddito
    = Consumo + Risparmio       =>     Y  =  C  +  R 



    R =
    Risparmi, in un Sistema Economico dove non si tengono più " i Contanti sotto la mattonella ", vengono  depositati, semplificando, in  Istituti di Credito, ovvero le Banche.

    Le Banche, sono istituti necessari al Sistema Economico per 2 ovvie ragioni:

    1. Trasformano i Risparmi depositatati, in Fonti di Investimento per le Imprese, che accedendo al Credito Bancario, possono dunque Crescere e Investire.
       
    2. Fungono dunque da Intermediari tra Soggetti in Surplus  = Famiglie ( per la somma di R= Risparmio ) e Soggetti in Deficit  =  Imprese ( Che tramite le Banche Ottengono I = Investimenti pari ai R Collettivi ).
      Facciamo un' ultima considerazione, per completare il processo di Interazione tra Famiglie-Banche-imprese, introducendo un altro concetto noto come Tasso d'Interesse.
      • Il T % i  è quel Prezzo che si deve pagare come controprestazione per aver ricevuto a titolo di credito una Somma di Denaro.
        Tale T% i , in maniera semplificata, crea in duplice effetto sul Soggetto, a seconda che egli "Chieda in Prestito del Denaro" o che egli "Depositi-Presti del Denaro", e dunque in modo intuitivo si può dire che:

        1. Quanto più il T % i è alto, maggiori saranno i Risparmi = R ( Denaro Depositato- Prestato ) e minori le quantità di richiesta di Investimenti = I  ( Denaro chiesto in Prestito ) e viceversa.
        2. Chiariremo in seguito come si Stabilisce questo T % i che per adesso consideriamo esogeno, ovvero non amministrabile, considerandolo dato.


      A questo Punto Possiamo , seppur in modo ancora semplificato, descrivere la situazione Economica nella quale L'Italia si trova ad operare da più di un decennio cui di seguito, intesa come somma delle seguenti Osservazioni:

      1. Caduta degli Investimenti Privati ( Le Banche non concedono Prestiti o vi sono T % i troppo elevati per permettere Investimenti )
      2. Disoccupazione/ Bassa Occupazione
      3. Caduta dei Consumi, dunque della Domanda nel Mercato Reale.
      "Se nel corso della Depressione Tutti stessero Fermi,dalla Depressione non si uscirebbe mai".

      "Quanti Aspettano che la Crisi passi per riprendersi, dalla Cisi vengono impietosamente ed irreversibilmente spazzati via" .

      Le 3 Condizioni descritte sopra, nelle quali imperversiamo senza soluzione apparee possono essere manovrate attraverso 2 Grandi Leve dell'Economia Moderna:

      1. Spesa Pubblica
      2. Imposizione Fiscale





      Ed è qui che entra nella partita il ruolo dello Stato che, secondo J.M. Keynes , dovrebbe avere un ruolo di regolamentazione e sostegno del Mercato attraverso l'iniziativa autonoma di una più o meno ampia Spesa che immettesse nel Sistema un certo Potere D'acquisto, in modo da frenare quanto meno il processo di caduta libera della Domanda e dell'Occupazione.

      Entrando nella specificità del ruolo e del compito, possiamo dire che lo Stato "entra" nell'economia attraverso il Bilancio Dello Stato, ovvero quel documento contabile che raccoglie le Entrate e le Uscite della mano Pubblica.

      • Dal lato delle Entrate vi sono 2 voci da considerare:

        1. Imposte = T  , sono i preievi coattivi che lo Stato in virtù della sua autorità opera nei confronti dei residenti, e che sono commisurati al Reddito - Y - di ogni Famiglia  ed al loro Patrimonio.

        2. Oneri Sociali , sono anch'essi prelievi coattivi che lo Stato utilizza a copertura  della sicurezza sociale e sono commisurati al Reddito - Y -
Dal lato delle Uscite sono molteplici le voci classificabili, ma nel nostro schema semplificato possiamo limitarci nella considerazione di :
  1.  Uscite  per Acquisto di Beni / Servizi                                     

                                  2.   Uscite per Trasferimenti

Dunque richiamando lo Schema espresso sopra, possiamo esprimere il Prelievo Fiscale operato sul Reddito - Y - con la seguente formulazione:

  •        T  =  To + T(Y)             Dove con  To indichiamo l'ammontare del prelievo legato al possesso di patrimonio o al trasferimento di esso, con T(X) l'ammontare del prelievo
    correlato al Reddito - Y - posseduto, e dove T sta ad indicare un
    aliquota media che può essere assunta con buona approssimazione come
    il Grado di Pressione Fiscale.


Facciamo Attenzione : Il Prelievo Fiscale "restringe" i margini di scelta dell'operatore privato "confiscandolo" in parte, della sua libertà di decidere come impiegare il suo Reddito - Y -

"
un eccessivo livello di pressione fiscale può determinare un disincentivo a produrre ulteriore reddito, e dunque ricchezza per il Paese ".



Alla luce di quanto descritto possiamo adesso riformulare il tutto come segue:

Y = C + I + G     ovvero    ( Reddito = Consumi + Investimenti + Spesa Pubblica )


introducendo la Politica Fiscale - T - intesa come Tassazione dei Soggetti da parte dello Stato avremo:

Y =  ( CY - cTo -  cTY )  +  I  +  G        dove   CY  sono i Consumi legati al proprio Reddito - Y -
                                                                         cTo  sono le Tasse sul Possesso/Tasferimento di Patrimonio
                                                                         cTY  sono le Tasse sul Proprio livello di Reddito - Y -


In una situazione in cui vi è  un Alta Disoccupazione, dunque vi sono dunque minor numero di soggettii percettori di Reddito- Y - che ovviamente, non disponendone non possono incrementare la Domanda  di Beni / Servizi poichè non "Consumano" ( o consumano in maniera minore ), facendo partire un meccanismo perverso nel quale le Imprese non Vendono il loro Prodotto, e dunque dato che nessuno produce per accumulare scorte di prodotto invenduto, limiteranno la Produzione Futura con conseguenti ripercussioni dirette sui livelli di Occupazione e Retribuzione stessi.
In seconda battuta considerando l'altra variabile del Reddito - Y - ovvero i Risparmi - R - possiamo in maniera coerente considerare che se , causa Disoccupazione, sono calati i Consumi, proporzionalmente saranno calati i Risparmi di coloro che non percepiscono più Reddito, e dunque la spirale già iniziata con la caduta della Domanda nel Mercato Reale, e nel Mercato del Lavoro, continua in maniera significativa anche nel Mercato degli Investimenti, ove la caduta dei Risparmi da parte delle Famiglie fanno Aumentare il Tasso d'Interesse disincentivando, ceteris paribus, la richiesta di Investimenti da parte delle Imprese, che troveranno nel livello del T % i un Costo/opportunità troppo elevato per chiedere finanziamenti pro-investimento.

Per questo motivo in un Periodo di depressione J.M.keynes  suggeriva di rimettere in movimento il corretto meccanismo operando una politica di Deficit-Spending, ossia di Spesa autonoma Governativa non coperta di Imposte, poichè, come visto sopra, l'Imposizione Fiscale in Situazione di Recessione non fa altro che ridurre il Reddito- Y - per le Famiglie.

Ed adesso il caso italiano, dove le Uscite Statali crescono rispetto alle Entrate, generando continui  e persistenti deficit di Bilancio mettendo ancor più in movimento quel meccanismo suicida  che prima o poi sfocia  in una situazione di Fallimento- Default.

  • Persistenti deficit di Bilanco vanno ad alimentare il fondo del Debito Pubblico sul quale, com'è noto, lo Stato deve corrispondere il pagamento degli Interessi.

  • Gli Interessi a qesto punto diventano una posta crescente delle Uscite di Bilancio e perciò fonte di altro Deficit del Bilancio stesso.
 
                           Deficit ====> Debito =====> Interessi =====> Deficit 

Oltre un certo limite, sancito da un rapporto tra Debito Pubblico e PIL, si pone ilprolema di bloccare questa spirale e riportare la situazione sotto controllo.

IL  Bilancio Statale  da strumento diventa Obiettivo, ovvero il suo risanamento, indipendentemente dalle conseguenze che queta opera di risanamento può avere sull'economia.
Risanare il Bilancio significa ridurre le Uscite e/o adoperarsi per incrementare le Entrate, e dato che non siamo una situazione economica facile, può accadere, come infatti accade, che tale azione di Risanamenro finisce per aggravare ulteriormente la situazione dell'economia, poichè:


  1. La Riduzione di - G - Spesa Pubblica, riduce direttamente il Reddito - Y - disponibile, e dunque la Domanda Privata.
     
  2. Un Aumento di - T - Imposizione Fiscale ,produce gli stessi effetti, riducendo - Y - Reddito,che ridurrà i Consumi - C - e il Risparmio - R - facendo diminuire i Depositi e facendo innalzare il T % interesse, il che renderà molto più complicato accedere al Credito pro- Investimenti che cadranno inevitabilmente.


Ed è in queste situazioni, invece di utilizzare il Bilancio dello Stato per riequilibrare l'Economia, si finisce per "piegare" l'economia nazionale stessa ai bisogni del Bilancio, ed il Caso Italiano è al riguardo emblematico.

































17 febbraio 2012

Il crollo dei giganti (Too big to fail) Film ita

Nel 2008, in seguito al crollo della Bear Stearns, quinta società di credito bancario degli Stati Uniti d'America, anche la Lehman Brothers accusa profondamente gli effetti della crisi del mercato immobiliare e la bolla finanziaria sui mutui "subprime". Di fronte al crollo verticale delle proprie azioni, l'amministratore delegato della compagnia Dick Fuld anziché vendere, si trincera dietro alla forza del proprio nome, impedendo sostanzialmente qualunque tentativo di svendita del gruppo.






Too big to fail ricostruisce i momenti più salienti di quel crack datato settembre 2008 dal punto di vista politico e istituzionale di Henry "Hank" Paulson, con maggior preoccupazione di ottenere un realismo solido che di costruire un racconto espressivo.
Tratto da un romanzo del giornalista Andrew Ross Sorkin, 
arrivando per ultimo dopo il partigiano Capitalism di Michael Moore e il chirurgico Inside Job di Charles Ferguson, si intuisce che anche la HBO, ogni tanto, sopravvaluta il proprio valore di mercato.




I pirati di Silicon Valley - [Film completo - ITA] su Youtube ;)

Storia della nascita dei due colossi dell'informatica Microsoft e Apple e della lotta tra i fondatori delle due società Bill Gates e Steve Jobs per accaparrarsi l'impero rivoluzionario della nuova era dei Personal Computers







Romanzo Criminale film completo su Youtube

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Zeitgeist Moving Forward (doppiato in italiano) di Peter Joseph 2011


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13 febbraio 2012

Benzina vs Spese Militari. Le cause degli aumenti, in un paese che ripudia la guerra.





In tale contesto l'Italia è l'ottavo Paese al mondo per spese militari, con circa 20 milioni di euro per il 2010, con un incremento per il 2011, a causa dei fondi destinati agli acquisti per i nuovi armamenti, dell'8,4 per cento pari a quasi 3 miliardi e mezzo di euro, ovvero 266 milioni in più rispetto al 2010. Le spese per l'esercizio hanno invece visto una riduzione del 18 per cento rispetto al precedente esercizio finanziario, e sono destinate alla formazione e all'addestramento, alla manutenzione e all'efficienza di armi, ai mezzi e alle infrastrutture, al mantenimento delle scorte e, in generale, alla capacità e alla prontezza operativa dello strumento militare.

Al bilancio della difesa vanno poi aggiunti i circa 3 miliardi di euro provenienti dai bilanci di altri ministeri che prevedono aperte finalità militari. Il ministero dell'Economia e delle finanze stanzia ad esempio circa 750 milioni di euro per il fondo di riserva per le spese derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace, il ministero dello Sviluppo economico partecipa con 1.4 milioni di euro ad interventi agevolativi per il settore aeronautico, 510 milioni di euro destinati ad interventi per lo sviluppo e l'acquisizione delle unità navali della classe Fremm (fregata europea multimissione) e una percentuale ormai altissima del budget del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca viene destinata a progetti in ambito spaziale e satellitare delle forze armate. Infine la nota aggiuntiva di previsione per la difesa per l'anno 2012 stanzia 21.342,0 milioni di euro.

La recente legge di stabilità ha confermato, inoltre, la cosiddetta mini naja con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro per il 2012 e di un milione di euro per il 2013. Inoltre sul bilancio dello Stato, al momento, incombono ben 71 programmi di ammodernamento e riconfigurazione di sistemi d'arma, che ipotecano la spesa bellica da qui al 2026.

Questa è una lista dei prezzi (€/l) della benzina senza piombo (con numero di ottano 95) in alcuni paesi europei.


2009. 2010. 2011.

- Italia 1,461 1,594 1,710
- Portogallo 1,125 1,324 1,406
- Spagna 0,87 1,1 1,24
- Ucraina. 0,474 0,702 0,709
- Ungheria 0,911 1,159 1,318
- Francia 1,144 1,323 1,53
- Germania 1,155 1,315 1,495
- Grecia 0,864 1,243 1,593
- Irlanda 0,946 1,224 1,426

Al momento circa il 60% del prezzo al consumo della benzina è costituita da tasse e accise varie. Nel settore si parla di prezzo euro/lt per intendere il prezzo comprensivo delle accise e imposta assolta, si parla di prezzo euro/lt Siva per intendere assolte le accise ma non assolta l'IVA (Siva = Senza IVA), si parla infine di prezzo euro/lt SIF/Siva per intendere il prezzo del prodotto senza aver assolto le accise e l'imposta.

Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico


Molte delle accise italiane furono introdotte come temporanee per far fronte a vari eventi straordinari, ma nonostante il venir meno della causa a tutt'oggi non risultano ancora rimosse.

0,1 centesimi di euro (1,90 lire) per la guerra di Abissinia del 1935;
0,7 centesimi di euro (14 lire) per la crisi di Suez del 1956;
0,5 centesimi di euro (10 lire) per il disastro del Vajont del 1963;
0,5 centesimi di euro (10 lire) per l'alluvione di Firenze del 1966;
0,5 centesimi di euro (10 lire) per il terremoto del Belice del 1968;
5,1 centesimi di euro (99 lire) per il terremoto del Friuli del 1976;
3,9 centesimi di euro (75 lire) per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
10,6 centesimi di euro (205 lire) per la missione in Libano del 1983;
1,1 centesimi di euro (22 lire) per la missione in Bosnia del 1996;
2,0 centesimi di euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004;
0,5 centesimi di euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
0,71 a 0,55 centesimi di euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
4,0 centesimi di euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011;
0,89 centesimi di euro per far fronte all'Alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
8,2 centesimi di euro per il decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011.

A ciò si somma l'imposta di fabbricazione sui carburanti, per un totale finale di 70,42 centesimi di euro per la benzina e 59,32 per il diesel. Su queste accise viene applicata anche l'IVA al 21%, che grava per circa 15 centesimi di euro nel primo caso e 12 nel secondo. Fonte: Agenzia delle Dogane

Con la manovra finanziaria 2011 si è stabilito che verrà aumentata immediatamente l'iva al 21% (e da metà 2012 fino al 23%) ed introdotta dal 1º gennaio 2012 un'ulteriore tassa sui carburanti che porterà ad un rincaro di circa 10 centesimi/litro del prezzo della benzina (12 centesimi per il diesel) portando la benzina a circa 1,80 euro/litro ad inizio 2012 e dopo l'ulteriore aumento dell'iva a circa 1,86 euro/litro.

20 gennaio 2012

ECCO CHI È KIM DOTCOM, IL MILIARDARIO FONDATORE DI MEGAUPLOAD

Un uomo che, secondo le accuse dell'Fbi, solo nel 2010 ha incassato 50 milioni di dollari di profitti derivanti dal sito e altri domini. Le perquisizioni in Nuova Zelanda hanno portato al sequestro di auto di lusso, tra cui una Rolls Royce, e al congelamento di quasi 8 milioni di dollari in asset. Con lui sono finiti in manette altri quattro uomini. Ora sono tutti accusati di violazione delle norme sul copyright. Sul sito, secondo l'Fbi, sono finiti anche materiali pedopornografici, e video di propaganda terroristica.

"Kim è stato fermato - scrive il Corriere della Sera - nella sua maxi-mega-villa neozelandese da 18 milioni di euro, una della più lussuose del Paese. Una sorta di caverna dei Quaranta Ladroni in cui i G-Men hanno trovato una collezione di auto da fare invidia a un museo delle quattro e due ruote: una Rolls-Royce Phantom, una Maserati GranCabrio, una Lamborghini, due Cadillac d'epoca ('57 e '59), 2 Mini e ben 16 Mercedes, oltre ad Harley Davidson, altre moto e moto d'acqua (anche se verità, da geek la cosa che gli invidio di più sono i 3 Lcd Samsung da 82 pollici e i due 108 pollici Sharp). La passione di Kim per i motori d'altronde era più che nota: il suo nome figura infatti tra i partecipanti e pure tra i vincitori (edizione 2001) della celebre Gumball 3000, il "rally" su strade aperte al traffico a cui partecipano diverse celebrities".



Viveva in una delle ville più belle ed esclusive del Paese, una casa da oltre 20 milioni di dollari, Kim Dotcom (detto anche Kim Schmitz). E' lui il fondatore del sito Megaupload finito in manette in Nuova Zelanda nelle scorse ore, dopo che l'Fbi ha chiuso il sito (Anonymus ha già promesso battaglia al governo americano).
Un uomo che, secondo le accuse dell'Fbi, solo nel 2010 ha incassato 50 milioni di dollari di profitti derivanti dal sito e altri domini. Le perquisizioni in Nuova Zelanda hanno portato al sequestro di auto di lusso, tra cui una Rolls Royce, e al congelamento di quasi 8 milioni di dollari in asset. Con lui sono finiti in manette altri quattro uomini. Ora sono tutti accusati di violazione delle norme sul copyright. Sul sito, secondo l'Fbi, sono finiti anche materiali pedopornografici, e video di propaganda terroristica.

"Kim è stato fermato - scrive il Corriere della Sera - nella sua maxi-mega-villa neozelandese da 18 milioni di euro, una della più lussuose del Paese. Una sorta di caverna dei Quaranta Ladroni in cui i G-Men hanno trovato una collezione di auto da fare invidia a un museo delle quattro e due ruote: una Rolls-Royce Phantom, una Maserati GranCabrio, una Lamborghini, due Cadillac d'epoca ('57 e '59), 2 Mini e ben 16 Mercedes, oltre ad Harley Davidson, altre moto e moto d'acqua (anche se verità, da geek la cosa che gli invidio di più sono i 3 Lcd Samsung da 82 pollici e i due 108 pollici Sharp). La passione di Kim per i motori d'altronde era più che nota: il suo nome figura infatti tra i partecipanti e pure tra i vincitori (edizione 2001) della celebre Gumball 3000, il "rally" su strade aperte al traffico a cui partecipano diverse celebrities".

Allarme benzina




Allarme benzina: 3 euro al litro sulla A18

Allarme speculazioni: benzina a 3 euro al litro sulla A18
Nella A18 si segnala la vendita di benzina a 3 euro al litro, a causa del blocco degli autotrasportatori. Previste lunghissime file domani, quando dovrebbero essere riattivati i rifornimenti

Le speculazioni sul blocco dei trasportatori sembrano essere le conseguenze che più di tutti allarmano i cittadini. Nell'autostrada Catania - Messina, infatti, alcuni automobilisti hanno denunciato la vendita di benzina a tre euro al litro.

I distributori di carburante, sono a secco in tutta la Sicilia da un paio di giorni a causa dello sciopero del Movimento Forza D'Urto. Così, c'è chi sta approfittando della protesta indetta dagli autotrasportatori e dai contadini ma ricshia soltanto di esasperare i cittadini.

Al fermo del traffico pesante si è aggiunto ora quello delle autovetture, rimaste con i serbatoi a secco. Catania oggi sembra una città deserta, poche le macchine in giro, si cerca di risparmiare il carburante anche in prospettiva dello sciopero dei benzinai previsto per i prossimi giorni.

L'Aias ha annunciato che dalla mezzanotte di oggi i camion torneranno sulle strade, quindi già dalla notte potrebbero ripartire i rifornimenti ai benzinai, sempre che le autobotti non vengano fermate sulla strada dagli agricoltori del Movimento dei Forconi, che hanno annunciato la prosecuzione ad oltranza della protesta. In tutti i casi, ci vorranno un paio di giorni prima che la distribuzione dei carburanti rientri nella normalità e molti automobilisti inizieranno a mettersi in fila alle pompe già da questa sera.

18 gennaio 2012

Catania città con più alta concentrazione di megastore d'Europa.


Altri due centri commerciali in arrivo, Confcommercio a Lombardo: ora basta



 
la più alta concentrazione

di megastore d'Europa, la metà rispetto a New York

CATANIA - Le parole non lasciano spazio a interpretazioni. «Caro Presidente così non va. Basta centri commerciali» in provincia di Catania. Riccardo Galimberti, presidente provinciale di Confcommercio-Rete imprese per l’Italia, lo scrive in una lettera aperta indirizzata al governatore siciliano, Raffaele Lombardo, che deve «dimostrare con i fatti di non sostenere l’espansione dei centri commerciali, perché proseguire su questa strada sarebbe una follia». La richiesta di mettere un paletto al proliferare della grande distribuzione trae origine dal fatto che nei prossimi giorni sono previste due conferenze di servizi che esamineranno l’istanza di apertura di altrettanti centri commerciali nella provincia di Catania, a Motta Sant’Anastasia e Scordia, per un totale di quasi 60.000 metri quadrati di superficie di vendita. Confcommercio non ci sta e passa al contrattacco. «Catania ha la più alta concentrazione di centri commerciali in Europa – dice Galimberti - a fronte di una cronica stagnazione dei consumi che ha portato il commercio in agonia. La politica non si accorge dello stato delle cose e persegue in una gestione del commercio scellerata».Con l’apertura dei due nuovi megastore, il numero dei centri commerciali in terra etnea salirebbe a quota dodici (quasi la metà di New York). «Il territorio – osserva Galimberti - è già abbondantemente saturo. La grande distribuzione sta uccidendo le botteghe dei centri storici e i negozi di vicinato. Se si continua in questa direzione, il 2012 farà spegnere molte insegne sia nel sistema franchising sia nel multibrand». Altro aspetto da non sottovalutare, a detta del presidente Confcommercio, è quello del reddito da distribuire sui centri commerciali esistenti. «In base a dati pregressi, non è abbastanza sufficiente per giustificare l’apertura di nuovi megastore, anzi per alcuni centri commerciali esistenti, c’è la seria prospettiva di un impoverimento e addirittura il concreto rischio di chiusura». C’è infine un’altra ragione che spinge Confcommercio a dire no al proliferare della grande distribuzione. «Anche alla luce dell’attuale crisi economica e di una viabilità insufficiente, la nascita di nuovi megastore – spiega Galimberti – provocherebbe forti disagi al territorio, a fronte invece del business di qualcuno e del Comune su cui insiste il centro commerciale».
Fonte Italpress